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lunedì 25 febbraio 2008
CELLULARI
Il cellulare è stata sicuramente una di quelle cose che ha cambiato usi e costumi di quest'ultimo decennio, e quando è comparso nel mercato, 15 anni fa circa, secondo me nessuno aveva capito le potenzialità di questo mezzo, come avrebbe cambiato il nostro modo di vivere nel quotidiano.
Mi ricordo che il primo cellulare lo acquistai nel '95, era un Bosh, un pataccone pesantissimo che non entrava in nessuna tasca, e quello serviva esclusivamente per telefonare.
Che poi all'atto pratico non chiamavo mai, perchè le telefonate erano carissime, e nessuno mi chiamava mai, perchè il costo era altrettanto proibitivo. Qualche chiamata la facevo nel weekend, all'epoca c'era la tariffa che se chiamavi il sabato e la domenica risparmiavi.
Questo cellulare serviva per le emergenze.
O forse perchè faceva status, ma nessuno avrebbe mai detto che comprava un cellulare perchè faceva status.
Poi, dopo qualche anno, iniziarono ad uscire i cellulari con display, memoria, e sopratutto la possibilità di mandare SMS.
I prezzi del cellulare iniziarono a scendere, e complice la concorrenza iniziò a scendere il costo delle telefonate.
Il cellulare diventò da prodotto di nicchia, un prodotto di massa.
Fu un'esplosione. E non solo perchè il cellulare a quel punto lo compravano un pò tutti, ma sopratutto per l'impatto che ebbe nel modo di vivere, nei costumi della società.
Tanto per fare un esempio....corteggiare una ragazza..............:-)
Dimenticati tutti i vecchi metodi di approccio, con il cellulare uscivano fuori nuove strategie.
La prima, ovvia, era chiedere il numero di cell. O meglio, scambiarselo.
Questa era la prima mossa.
Dopodichè si svolgeva quasi tutto col cellulare.
Un sms carino, un sms spiritoso, una telefonata, un altro sms.
Se lei ti rispondeva dopo 1 minuto, era poco interessante
Se ti rispondeva dopo mezz'ora, era intrigante.
Se non ti rispondeva..... bè, c'era da pensarci! ;-)
Finchè non si arrivava al concreto... però la cosa curiosa è che se sapevi usare bene il cellulare, eri già a metà dell'opera!
E nel giro di breve questo è diventato un mezzo che hanno saputo usare molto meglio le donne che non gli uomini....
Mi ricordo che il primo cellulare che ho acquistato (che mandava sms) era un nokia.
Da allora ho quasi sempre usato nokia, mi trovo bene con i tasti.
Ma mi ricordo che all'epoca mi piaceva il suono del messaggio che ti arrivava, che ora non fanno più.
Ti-Ti Ti-Ti
La curiosità di sapere chi ti aveva scritto, e cosa.
E quando arrivava l'sms di TIM INFORMA, bè per censura non dico cosa esclamavo.
Devo ammettere che il cellulare è stato uno di quei prodotti tecnologici che mi è sempre piaciuto, anche se a distanza di tempo non mi fa più impazzire.
Adesso vedo i miei amici che si scatenano per acquistare l'ultimo modello, adesso vanno tanto i palmari, e si guarda molto alla capacità di fare foto, di fare video.
Io sono rimasto all'sms!!
Vedo mio figlio ed i ragazzi della sua età che maneggiano questi cellulari con una bravura da far paura, hanno già capito tutto come funzionano, a cosa possono servire!Ed un pò l'invidio....
E qualche volta ripenso a quando avevo io 14 anni, che telefonavo tutto timoroso a casa della mia vicina di banco, e puntualmente mi rispondeva il padre con quel vocione da trombone.
E la mia vocina, a quel punto, usciva fuori come un rantolo....
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16 commenti:
Non ho mai amato i cellulari, non mi piace l'idea di essere sempre "disponibile". Però, prima della loro diffusione, trascorrevo le serate girando per casa aspettando che mio figlio tornasse, adesso basta un sms per avvertirmi e sono più tranquilla.
Anche se per me l'utilità del cellulare è vedere sul display il numero di chi ti chiama ed essere libera di non rispondere.
Ho fatto fatica ad abituarmi al cellulare, all'inizio pensavo solo che servisse per "fare scena" e non avrei mai immaginato che dsarebbe diventato così indispensabile... ora non saprei farne a meno
E quando uscivi e tardavi e volevi avvisare i tuoi ma le cabine telefoniche erano rotte? Io ricordo che lo volevo da sempre anche quando non esisteva ancora.
Sms e tel (soprattutto tel amo poco il contatto che non sia via voce, ed anzi poi preferisco ancor dii più il contatto diretto faccia a faccia) questo faccio di più.
Niente palmare non lo trovo utile nè interessante.
@ nabuck- io sono passato dall'amore all'indifferenza, nel senso che lo trovo un mezzo che ti rende più facile la vita, nient'altro.
Non rispondere ti rende libera? Un pò sadica, mia cara nabuck....
@suysan - è stata una bella invenzione!
@daniele- è vero, un mezzo per comunicare ci mancava. magari l'avessero inventato prima! Infatti quando parlo di mio figlio è un pò per invidia... magari l'avessimo avuto noi a 14 anni!!
Ma solo per l'utilità, non per altro.....
per quanto nn si possa negare l'utilità del cellulare,vorrei p oter tornare indietro.. Oggi diversa gente nn riesce più a conoscere nessuno se non tramite cellulare e questa cosa mi rende molto triste. Sono dell'idea che troppo tecnologia nn faccia poi cosi bene all'umanità..
Ricordo quando per sfortuna si fermava la macchina in qualche strada non tanto trafficata..e allora li ti dovevi affidare alla gente. Ora, ogni volta che esco mi sento un pò più tranquilla perchè sò che comunque posso comunicare anche con un semplice sms!CHE INVENZIONE...la cosa che invece non adoro è l'approccio per conoscere persone, in questo senso dò ragione a salvatore..è veramente triste..insomma dipende dall'uso che uno fà. Ciao buona giornata
Io trovo il cellulare un seducente strumento di tortura: paradiso e inferno, croce e delizia.
Avevo un odio classista verso i cellulari, dieci anni fa. Ricordo che il primo non lo volevo affatto, e furono i miei ad insistere perché stavo andando a studiare a Milano e gli sembrava, così, di avermi più vicina, più sicura.
Oggi, adoro scrivere sms poetici, strani, allegri, stronzi o inutili. Adoro quelle minuscole lettere che li compongono, il loro aspetto di moderne missive, la sorpresa, l'inopportunità del momento in cui spesso arrivano.
Amo meno, invece, le chiamate: le trovo faticose, come un appello senza scampo. Perentorie, dittatoriali, invadenti.
E infine: come scrive Nabuck, il cellulare è troppo spesso espressione di una nevrosi del nostro tempo: quella di dover essere sempre 'disponibili', sempre 'connessi' ("stay tuned"), agganciati agli altri in una rete che ci impedisca di dissolverci nella nostra fragile inconsistenza spirituale e morale. Di questo ne sono convinta, e a questo non sfuggo.
V
I primi modelli effettivametne erano dei veri e propri mattoni.... ciao da Maria
ciao!!cm va??spero bene! Io finalmente sono ritornato da qsto periodo di assenza forzata! Ma da oggi sono libero e sarò attivo come prima! Spero di risentirti!
ciaooo!
Eh, sì. Ho il caro vecchio Nokia che si limita a chiamare ed inviare sms da ben 5 anni e mezzo come se fosse nuovo.
La batteria l'ho dovuta cambiare solo dopo 4 anni.
E quando arrivano i messaggi fa proprio "Titì titì".
Peccato che ultimamente ne arrivino pochi da ragazze...
Eppure anche con loro sono fedele...
Mi piace un sacco leggere queste tue esperienze, condite coi tuoi stati d'animo, i tuoi sogni che fanno immediata simpatia.
Grande. Ciao.
Salvatore ed Ele - secondo me la tecnologia è un bene, basta non diventarne dipendenti.
Valentine - concordo sul fatto che la telefonata è invadente, è una piccola violenza mentre stai facendo qualcos'altro. Mentre gli sms hanno un suo fascino. Sopratutto se scritti (permettimi il complimento) da persone che sono brave a scrivere come te.
Maria - ciao!
caramon - che piacere sentirti! Ok, fatto vivo allora. Adesso passo a trovarti sul tuo blog
D - a chi lo dici, caro D, anche il mio cellulare ultimamente sembra un funerale! Sms da ragazze, pochi pochi! :-)
Grazie per il commento, sei sempre uno stimolo a togliermi la pigrizia di dosso e mettermi a scrivere qualcosa di nuovo!
per me il telefono dovrebbe solo fare il suo ruolo... quello, appunto, di farti telefonare...
Non sono un fanatico dei cellulari...ho un vecchio nokia da tanti anni ma va ancora alla grande!
Certo, oggi ci hanno cambiato davvero la vita, visto che ormai sono in grado di fare tutto
Ciao Silvio
Il primo cellulare lo vidi ad un mio amico nel 1993, mi faceva impressione, una cornetta di venti centimetri con tanto di antenna che dovevi sfilare. Io l'ho comprato nel 1997 ma all'inizio ce ne ho messo di tempo per digerirlo. Non sapevo nemmeno dove metterlo. Ora è diventato parte della vita, ti senti più sicuro, è simpatico e meno invasivo a volte mandare o ricevere sms (e spendi meno). Però non ti dico lo volte che l'ho perso questo oggettino. Anzi non perso, smarrito, perchè l'ho sempre ritrovato.
Criticavo i possessori di cellulari all'inizio, poi nel 2002 mia figlia me ne ha regalato uno e non ne ho più potuto fare a meno. Adesso ho un videotelefonino Ericsson che uso anche come modem per il mio notebook.
caro silvio....come non darti ragione....i tempi cambiano e la tecnologia impone nuovi cambiamenti ed approcci amorosi.... :-)
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