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domenica 10 febbraio 2008

INCIDENTI STRADALI



Questo non è un post molto piacevole, però vi chiedo uno sforzo di seguirmi nella riflessione.

Chiudete gli occhi per un momento, ed iniziate ad immaginare....
è notte, state nel profondo del sonno, ed il telefono squilla improvvisamente.
Una voce seria vi avvisa che è successo un incidente, è stato coinvolto un vostro caro, ancora non si hanno notizie certe, ma vi dice di prepararvi al peggio.....
adesso provate ad immaginare il NOME del vostro caro, un fratello, il migliore amico, vostra madre, vostro FIGLIO.....
cosa sentite dentro??
Un puro senso di D E V A S T A Z I O N E ........

Lo so, non è un bel gioco quello che sto facendo. Ma è quello che succede ogni fine settimana a 40, 50 famiglie solo in Italia. Solo nel fine settimana. Senza contare tutta la settimana. Senza contare anche i feriti che rimangono sulle strade italiane.
Ogni anno nelle strade italiane perde la vita l'equivalente di un piccolo paese di provincia.
VIENE SEMPLICEMENTE CANCELLATO.

Anche ieri, sulle strade del vicentino, 4 ragazzi ci hanno lasciato la pelle.
Non è possibile andare avanti così.
Certo, i mezzi di informazione ne parlano. Ma non ottengono nessun effetto.
Altrimenti cambierebbe qualcosa.
Chi di voi si ricorda l'influenza aviaria???
Mi ricordo che i mezzi di informazione crearono un clima di terrore.
Sono stati capaci di non farci mangiare carne di pollo per un mese.
Mandando sul lastrico le aziende che producevano pollo.
Domanda: quanti morti ci sono stati in Italia per l'influenza aviaria???
Se non mi ricordo male, nessuno. Ma non sono certo.
Quello di cui sono certo è che non c'è stata nessuna strage!
Questo per dire che se i mezzi d'informazione volessero ottenere qualche effetto, avrebbero tuti i mezzi per farlo.

Allora, ritornando a quello che succede nelle strade italiane ( e forse di tutto il mondo), secondo me c'è qualcosa che non torna. Quindi cerchiamo di responsabilizzarci NOI per primi.

- cerchiamo di ricordare che l'auto è un mezzo che ci serve SOLO per spostarci.
E non per rimorchiare ragazze, per sfoggiare uno status, per correre e provare i brividi della velocità.
- allacciamo le cinture di sicurezza
- rispettiamo il codice della strada! iniziamo a smettere di fare gli italiani della situazione.
- rispettiamo i limiti di velocità, anche se a volte possono sembrarci eccessivi.
- non guidiamo assolutamente se siamo un pò alticci, se abbiamo bevuto o assunto droghe, o medicinali che alterano le percezioni.
- non guidiamo assolutamente se siamo stanchi o abbiamo sonno.

E cerchiamo di non andare in macchina con persone che guidano non rispettando queste regole.

Spesso, purtroppo spesso, dobbiamo piangere non per colpa nostra, ma per colpa di qualcun altro......

23 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

Ciao Silvio
la tua ultima frase è emblematica:
"Spesso, purtroppo spesso, dobbiamo piangere non per colpa nostra, ma per colpa di qualcun altro."
Ed è proprio la cruda realtà.
L'argomento è interessante e ci sarebbero tante soluzioni al problema. Hai parlato dei mass media. Se i mass media farebbero vedere 100 volte al giorno immagini di incidenti stradali forse la gente si responsabilizzerebbe. Anche se non ne sono poi tantoi certo.Il problema è di fondo. I giovani cercano nell'alcol e nell'auto modi per divertirsi e sentirsi più importanti, a che scopo poi me lo chiedo sempre...

Ciao silvio, buona domenica

Kniendich ha detto...

Ascolta Silvio, è semplice rimettere tutto nelle mani dell'informazione o dei governi, da chiunque essi siano composti... ma per alcune cose non è così!!

Tu sei stato abbastanza duro con questo post, e ti ringrazio perchè ci vuole... ma altrettanto duramente ti rivolgo questa domanda : Cosa possono fare i mass media o i governi se non quello che già adesso fanno?? Occorre EDUCARE I RAGAZZI DA SUBITO per evitare simili tragedie, è troppo semplice andarsi a coricare lasciando le chiavi di macchine potenti a figli sprovveduti e impetuosi... va fatta una politica FAMILIARE di educazione , c'è maleducazione per le strade, prepotenza, e spesso chi le promuove sono ragazzi sbarbatelli poco più che 18 enni. Non è giusto lasciare a ragazzi macchine con le quali sfogare il proprio delirio giovanile di onnipotenza, QUESTO E' IL RISULTATO DELLA MALA-EDUCAZIONE SOCIALE...null'altro...

Gianluca Pistore ha detto...

i media sono colpevoli di tante cosa; dell'ignoranza che c'è in italia... ma non credo sugli incidenti, infatti credo comunque essi siano una questione spesso dovuta al caso, nel senso che molti si potrebbero salvare per mezzo di cinture, limiti.... però come tu sai, quando è giunto il momento di passare a mglior vita è ora... si va, con incidente in auto, con tumore, con una caduta... non sifidare il fato o Dio (per i credenti) però credo ci sia poco da fare, c'è chi guida benissimo e muore a causa di uno che lo tampona.... per non parlare dei ciclisti che vengono investiti... le macchine, come dice Alessio, sono il nostro predatore naturale. usiamo le gambine....

D ha detto...

Ciao Silvio,

l'immagine che proponi di certo non è piacevole ma fa parte della vita, così come quelle piacevoli, e sono d'accordo con te: provare a pensarci, ma seriamente, forse ci porterebbe a fare più attenzione a cose che facciamo con troppa meccanicità ed, a volte, sufficienza.

Io ogni tanto ci penso.

Sarà che non amo molto prendere l'automobile, spesso preferisco andare a piedi, soprattutto in paese.

Da' l'occasione di notare ciò che c'è intorno, fermarsi a considerarlo quanto si vuole, potersi avvicinare o allontanare, incontrare persone, fermarsi a chiacchierare.

Comunque l'automobile serve e quando viene presa richiede comunque la sua attenzione.

"Ogni anno nelle strade italiane perde la vita l'equivalente di un piccolo paese di provincia.
VIENE SEMPLICEMENTE CANCELLATO."
questo dato mi ha stupito.

Ed il contrasto tra ciò che è successo con l'aviaria e ciò che accade con gli incidenti è sottile. Non ci si pensa mai eppure...

Entrambi i pensieri lasciano un senso strano dentro poiché ci si ritrova di fronte a delle contraddizioni che fanno parte della vita ma che hanno un'assurdità di fondo paradossale.

Sono d'accordo anche con Kniendich quando dice che occorre educare, credo molto nell'educazione.

E questo non è in contrasto con ciò su cui hai posto l'attenzione tu: il tuo è un richiamo all'autoresponsabilizzazione e, riguardo ai mass-media (che hanno assunto, purtroppo, un ruolo di influenza sul pensiero sociale) che attraverso di loro si rifletta questa educazione.

Bel post Silvio, ottime riflessioni.

Ciao

Romano Scaramuzzino ha detto...

Hai fatto bene, Silvio, a (ri)proporre questo problema che credo vada affrontato e risolto nella sua complessità. Ovvero a livello familiare, legislativo e sociale. Manca la buona volontà, soprattutto a livello legislativo.

Ciao

marge ha detto...

Io quello che descrivi nella prima parte del tuo post l'ho vissuto in prima persona e la vittima era una mia nipote....non smetterò mai di dire a mio figlio di essere responsabile quando guida....è da giovani che vanno educati al rispetto delle leggi ...

nonno enio ha detto...

Bisogna sempre parlarne di queste situazioni, i media, oggigiorno riportano solo gli incidenti "eclatanti". Sono daccordo con tè che non sempre è colpa nostra, io l'unico incidente, per fortuna andato a buon fine, l'ho fatto a Brescia 7 anni fà. Sono stato tamponato e sbattuto contro il GuardRail e abbandonato lì, semisvenuto, con il semiasse distrutto in una macchina che avevo appena incominciato a pagare a rate...

Ele ha detto...

Ciao ho visto il tuo blog!grazie per avermi visitato..sì mi fa piacere averti tra i miei link..ti aggiungo subito..ciao a presto

Francesco Candeliere ha detto...

Concordo in pieno su quanto dici sui media.Dovrebbero bombardarci su questo dramma come ci bombardano di altre notizie spesso futili.
Non trascurerei nemmeno che abbiamo delle strade da terzo mondo in alcune parti del paese.La 106 ionica,una delle tante strade della morte,è un cimitero vero e proprio......si vedono croci e fiori dappertutto.Non si è mai fatto nulla per migliorarla e i crateri sul manto stradale sono sempre più frequenti.!!!
Complimenti per questo post molto realistico.

KciN ha detto...

"però come tu sai, quando è giunto il momento di passare a mglior vita è ora... si va, con incidente in auto, con tumore, con una caduta... non sifidare il fato o Dio"


Ma che stai a di?? O_O

"Hai fatto bene, Silvio, a (ri)proporre questo problema che credo vada affrontato e risolto nella sua complessità. Ovvero a livello familiare, legislativo e sociale. Manca la buona volontà, soprattutto a livello legislativo."

Non sono daccordo.
Questi sono luoghi comuni.
L' unica legge buona che ha fatto il centro destra è proprio su questa materia..Ahimè però, ora va rinovata perchè ha perso di incisività..

Il problema principale deriva innanzitutto da noi (questione di educazione) e dalla nostra testaccia e poi dalle infrastrutture (sempre più scadenti a causa dei pochi fondi che si dedicano alle ristrutturazioni)..

Comunque le morti a causa di incidenti automobilistici sono molto diminuite rispetto a quattro anni fa..

silvio ha detto...

ciao a tutti.
@ andrew - i giovani non hanno il senso della morte, della fine di tutto. Per questo sfidano il destino. E ogni tanto qualcuno ci lascia la pelle.

@ kniendich - in genere sono molto duro con i massmedia, ma se leggi attentamente questo post non do la colpa a loro. certo, possono fare molto di più. Ma dovrebbero vietare le pubblicità di macchine potenti, dovrebbero vietare le corse di formula1, dovrebbero vietare parecchie cose. E non penso sia possibile. Penso che noi genitori e noi società dobbiamo un pò rimboccarci le maniche. E far capire sempre, ogni giorno, del pericolo che si corre quando si guida una macchina.
L'incidente è un ATTIMO di distrazione . Le conseguenze rimangono per TUTTA la vita.

@ gianluca - il caso ed il destino hanno la loro parte. Ma anche la distrazione, l'incoscienza, la facilità con la quale si guida senza prestare attenzione.

@ D - esatto, ci vuole educazione. Da parte di tutti, anche i massmedia. Ed iniziare, come fai tu (e come faccio io) a considerare la macchina solo un mezzo per spostarci, e nient'altro.

@ suysan - l'ho vissuto anch'io in prima persona. 6 anni fa ho perso uno dei miei migliori amici, e l'ho dovuto soccorrere che era già morto.

@ romano ed enio - esatto, bisogna sempre parlarne e ricordarci che l'auto è un pericolo. Ma se diventiamo tutti più responsabili, allora un viaggio in macchina può diventare anche un piacere.

@ ele - grazie!

@ francesco -è vero, alcune strade sono pericolosissime. ma qui deve intervenire l'amministrazione, magari stimolata dall'opinione pubblica

@ nick - se le morti sono molto diminuite è un bene. Ma secondo me sono ancora tanti, troppi i morti per incidente d'auto rispetto , per esempio, agli incidenti d'aereo o dei treni

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ciao Silvio, hai ragione. Il punto è che spesso non sono in grado di guidare perchè ubriachi o fatti di ecastasy.

La loro noia la sfogano nell'annichilirsi. Il problema è che mettono a rischio anche vite di innocenti.

Ciao
Daniele

Mimmo ha detto...

...veramente una dura riflessione. Ma concordo con chi dice che bisogna EDUCARE al rispetto delle norme fin da giovani...e TUTTI i mezzi di comunicazione senza però scordarci dei cari vecchi "insegnanti".

anto1bu ha detto...

Sono forse una persona speciale? Non sono come tutti gli altri ragazzi? Eppure a me non risulta difficile rimanere sobrio quando usciamo(io, i miei amici) con la mia macchina. Un sabato al mese che mi costa rinunciare ad una birra? Eppure non si può dire che non mi diverta, anzi...

Io credo che ci vogliano educazione e buonsenso, e non parlo solo di giovani; provate a fare il test alcoolemico ad un gruppo di 40-50enni appena usciti da una trattoria o da un ristorante il sabato sera.

Molte cose di quelle che volevo dire a riguardo sono già state dette e Silvio, hai fatto veramente un bel post.Ma voglio lanciare un appello (anche se credo che l'alcool c'entri poco). Mi è capitato spesso di dover andare all'Università presto e visto che ci vado in treno, mi tocca andare alla stazione con l'auto. Tutto ciò a volte lo faccio prima delle 6 di mattina. A quell'ora in giro ci sono solo camion che sfrecciano a velocità inaudite tanto che cominciano a suonarti un chilometro prima visto che non ce la farebbero mai a frenare in tempo nel caso tu rallentassi per svoltare ad esempio. Risultato: per ben 2 mattine ho visto auto travolte da camion (una delle quali in diretta) e ci è scappato pure il morto. Camionisti: BUONSENSO!

ANEDDOTO: un gruppo di miei amici (sono in 5) guidano a turno come faccio io con la mia comitiva, ma con una particolarità: chi guida NON BEVE ma quella sera NON PAGA nemmeno nulla...potrebbe essere un incentivo. Pensateci...

Concludendo volevo dire a chi non tiene alla propria vita che almeno pensi a quella degli altri!

Anonimo ha detto...

Caro Silvio, ti propongo due interrogativi:
- perchè costruire macchine che vanno a 300 all'ora quando non si può superare i 130 km/h? A che scopo farle così veloci? Dovrebbe essere imposto un limite alle case costruttrici...
- perchè non proporre una chiusura anticipata a tutti i locali, non solo discoteche, in modo che i nostri figli alla notte dormano? La mancanza di sonno rallenta i riflessi e il colpo di sonno è una delle cause degli incidenti stradali. Si può ballare o andare al pub anche alle dieci di sera non solo alle quattro di mattina. Le nostre notti sarebbero più tranquille e non ci ritroveremmo al giorno dopo degli zombi che girano per casa!

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Ciao Silvio
Io penso che non sia solo un problema di Media, in fondo mi sembra che nei telegiornali se ne parla molto. E' un po tutto il sistema che non funziona. Per esempio i soldi che i vari Comuni raccattano con le multe dovrebbero essere reinvestiti in sicurezza stradale. Tutti. E non per fare gettito fiscale. Per esempio, segnaletica, vigili a dirigere il traffico e a controllare, qualità delle strade. Ci sono strade importanti con dei crateri vulcanici, io ho spaccato una ruota in una buca, meno male che andavo a 40 all'ora altrimenti spaccavo tutto!!
E poi come a detto qualcun altro nei commenti, non si possono fare macchine o moto che vanno a 300 all'ora. E' pazzasco! Specialmente se in mano a ragazzi di vent'anni.
Un caro saluto

silvio ha detto...

@daniele - è vero, spesso non sono in grado di guidare (i ragazzi). Ma a volte è anche per semplice sonno, come dice nabuck

@mimmo - educare, educare... gli altri e noi stessi. Ogni giorno. non dimentichiamolo

@antonio buono - buona idea quella di far guidare chi non beve.

@ nabuck - penso anch'io che non ha senso mettere in commercio macchine che vanno a 300 km all'ora. E qui cade la responsabilità dei mass media, con la pubblicità senza regole, la formula 1, la macchina come mito, etc...
ci si andrebbe a scontrare con la lobby dell'industria dell'auto... impresa ardua! Puntiamo sull'educazione, intanto...
e poi sono d'accordissimo con te, le discoteche dovrebbero aprire alle 22(e non all'una del mattino), per chiudere alle 2. stesse ore di divertimento, meno morti sulle strade, meno ragazzi rincoglioniti il giorno dopo, meno mamme in pensiero.
@ virgilio - sono d'accordo con quello che hai scritto, come avrai letto nelle risposte

Melina2811 ha detto...

Io ormai sono grandicella, anzi comincio anche ad avere figli grandi. Ma non ricordo mai di aver avuto amici che guidassero spericolati o che bevessero, forse i tempi sono veramente cambiati??

Melina2811 ha detto...

avevo già letto ieri sera ma di fretta, sono voluta ripassare oggi con calma.... ciao da Maria

Anonimo ha detto...

bellissima l'ultima frase..

molto interessante anche il blog..se ti va potremmo fare un scambio link
fammi sapere sul mio ciauu

Mamma Simona ha detto...

bravo Silvio che hai ricordato queste fondamentali regole, quanto all'aviaria e al clima di terrore creato ad hoc, si potrebbero scrivere un sacco di post...

Anonimo ha detto...

ok ..linkato anche io..
ciao e a presto!

MARGY ha detto...

questo post merita un applauso..
Hai fatto bene a fermarci e a farci notare quanto ci accade intorno..
hai ragione : non se ne parla abbastanza, la situazione è davvero tragica.