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venerdì 7 marzo 2008

SEPARARSI... ED I FIGLI??






Girovagando per i blog questa settimana ho trovato dei post molto interessanti sul problema delle separazioni, sul problema di essere genitori oggi.




Vorrei raccontarvi in breve la mia esperienza, e lo faccio un pò con fatica, non amo molto parlare di me se non in chiave ironica.


Però penso che ogni tanto sia giusto raccontarsi , arricchire gli altri della propria esperienza, arricchirsi delle esperienze altrui. Confrontarsi fa sempre bene.




Un pò di anni fa mi sono separato. E' stata una decisione "consensuale", era impossibile da parte di entrambi andare avanti. Ma c'era un figlio. Che fare??


Quando ci si separa, diciamo la verità, gli animi non sono sereni. Qualunque sia il motivo, e da parte di entrambi. Se ci si lascia prendere dall'ira, dai brutti sentimenti che in quei momenti si prova per l'altra persona, la tragedia è fatta.


Si assisterà ad un ricorrere ad avvocati, condito da ricatti, patteggiamenti, minacce. etc.


Il tutto a spese dei figli, che assistono a tutto. Il loro silenzio, se avesse parole, non farebbe altro che denunciare l'imbecillità degli adulti.

Così abbiamo deciso di mettere da parte le nostre ragioni ed i torti, ci siamo seduti a tavolino ed abbiamo cercato di pianificare ogni cosa.

Non entro nei particolari (non mi sembra giusto), posso solo dire che abbiamo deciso che mio figlio, pur affidato alla mamma, l'avrei visto tutte le volte che ne avevo voglia, tutte le volte che lui ne aveva voglia. Che poteva venire da me il weekend o durante la settimana. Che per le questioni importanti che riguardavano nostro figlio avremmo deciso insieme quale poteva essere la migliore soluzione.

All'epoca mio figlio aveva 6 anni. Adesso ne ha quasi 15.

Col senno di poi, cosa posso dire della separazione?? E'giusta? E riguardo i figli??


Partiamo dal primo punto.

Separarsi, se come si suol dire si è arrivati alla frutta, secondo me è una scelta giusta. Non ha senso continuare a vivere insieme se , oltre al sentimento e la passione, spariscono le minime regole del saper vivere insieme (il rispetto, il dialogo, obiettivi comuni, etc.).

Provare a continuare, a non arrendersi ai primi segni che qualcosa non va, è giusto.

Provare anche a cambiare, a rinnovarsi, a tirar fuori nuovi stimoli.

Ma se alla lunga non funziona, una separazione civile mi sembra la giusta scelta.


Ma qui entrano in gioco i figli. Se non ci sono, bè è solo questione di trovare un accordo, e poi ognuno per la sua strada. Ma se la coppia ha figli, che fare???

Io penso che un figlio cresca malissimo in un ambiente dove regna il gelo.

I bambini (ma forse anche gli adulti) hanno bisogno d'amore. Tutto il resto è un di più.

Adesso, crescere in un ambiente dove non c'è amore, ma incomprensione, liti, silenzi ( o urla ),

ricatti, aggressioni e minacce (sopratutto verbali) e tutti i brutti sentimenti che riesce a tirare fuori un uomo (o una donna ) in queste situazioni....

crescere in questo ambiente cosa può creare in un bambino??

Ha senso tenere la famiglia unita quando poi all'interno quelli sono i comportamenti di una coppia allo sfascio?

La mia risposta è NO, e lo dico anche sulla base della mia esperienza.

Mio figlio è cresciuto con i genitori separati, ma l'amore dei genitori , la presenza continua, l'attenzione per tutto ciò che faceva ( e che fa tuttora) non gli è mai mancata.
Certo, all'inizio soffriva tantissimo. Col passare del tempo sembra aver accettato questa situazione. E se in cuor suo forse ancora non l'ha del tutto accettata (e sarebbe comprensibile) però l'ha capìta. Ed è già tanto.

Quello che invece osservo è che purtroppo la maggior parte delle coppie che si separa non ha il minimo rispetto dei figli. Purtroppo per mettersi d'accordo ci vuole intelligenza da parte di entrambi.
Basta che uno punta i piedi, ed il dramma è in atto. Perchè di dramma si tratta.
Conosco tantissime coppie che finiscono in tribunale, a volte mal consigliati da avvocati senza scrupoli. Che usano i figli come arma di ricatto verso l'ex partner (e qui, mi dispiace dirlo, ma la maggioranza delle volte è la donna). Che mettono i figli contro l'ex partner.
Domanda... come possono crescere i ragazzi con una situazione del genere??
A volte basta un pò di buon senso....
Essere genitore non è semplice. Essere genitore separato lo è ancor meno.
Ma se è vero che le esperienze negative vanno rivoltate (nel senso che dobbiamo cercare cosa c'è di positivo nel negativo... o per dirla più semplice bisogna cercare di cambiare angolo di prospettiva e vedere una situazione da un altro punto di vista per capirla meglio) ..
bene, se è vero questo, allora è vero anche che la situazione di avere genitori separati ai figli può aprirgli nuovi orizzonti, nuovi modi di vedere la vita. A volte li può indurire, altre volte può allargare la loro visione mentale, il modo di affronatre i problemi.
Bisogna saper fare esperienza di tutto. Non esiste il bene assoluto, o il male assoluto.
Non esiste la risposta a tutti i problemi, non esistono problemi senza nessuna risposta.

Però ci vuole intelligenza, buon senso, e tanto amore. Verso i figli, sopratutto.
Perchè con l'amore possiamo mettere da parte l'orgoglio, che alla fine diventa sempre il problema nuomero uno. Almeno nelle separazioni.



Post scriptum.
Un paio di anni fa andai in vacanza con mio figlio in un villaggio turistico. Appena arrivati al villaggio, gli dissi :
"Bene Gianluca, adesso dobbiamo lavorare in sintonia. Tu punti la figlia, io punto la mamma!"
E lui:
"Papà, hai sempre voglia di scherzare......"
Qualcuno gli può spiegare che non stavo scherzando???? :-))


20 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te Silvio. Il rispetto per i figli prima di tutto. Si deve cercare sempre di avere a cuore la loro tutela, che nulla hanno a che fare con le divergenze dei genitori.
Se le cose stanno così, hai fatto benissimo a trovare un accordo consensuale di questo tipo, perchè in questo modo ne traggono vantaggio tutti.

Per il post scriptum... ci vuole sintonia anche su quello! :)

SolarTime - Il Blog di Alessandro

My funny Valentine ha detto...

Vedi, Silvio, io mi sono convinta di un fatto (parlo per esperienze che ho vissuto da 'spettatrice'): se in famiglia domina il 'gelo', come lo chiami tu, e i genitori si separano, la trovo una scelta comprensibile e matura. Da parte degli adulti. Da parte dei figli, che i genitori si separino o restino insieme 'per loro', ci sarà però sempre un motivo di sofferenza con cui, da grandicelli, dovranno fare i conti.
Faccio un esempio: io ho amici che rimproverano ai genitori di essere rimasti assieme pur non amandosi più. E ho amici che soffrono ancora per aver avuto dei genitori che, per lo stesso motivo, hanno deciso di separarsi e farsi una 'nuova vita'.
In ognuno dei due casi, nei figli si crea una ferita per cui, nella maggioranza dei casi, gli uni pensano che la scelta migliore sia stata 'quell'altra', quella che i genitori non hanno fatto.
Io non so quale sia la ricetta più giusta, e non so nemmeno se ci sia una ricetta... Certo è che si tratta di un terreno talmente delicato che, in generale, si rischia sempre di sbagliare in qualcosa. Addirittura anche quando i genitori stanno assieme perché si amano e si rispettano! Non a caso gli psicologi hanno sottolineato che una delle situazioni che i figli patiscono maggiormente è quella in cui i genitori sono talmente innamorati e uniti da far sentire il figlio 'estraneo' alla coppia, al di fuori del nucleo che loro due compongono.
La conclusione a cui mi sento di poter giungere è che i figli devono passare attraverso questa fase di sofferenza e rifiuto delle scelte genitoriali per poter crescere e formarsi un'identità propria e forte.
V

silvio ha detto...

@Alessandro - mi ha fatto veramente piacere che sei passato a trovarmi. Un buon fine settimana!

silvio ha detto...

@Valentine - non esistono ricette giuste, però esistono scelte oneste. E se sei onesto con te stesso ed i figli, comunque prima o poi loro capiranno. Certo, devono passare il periodo che qualunque cosa fai te la contesteranno. E', come dici giustamente, un momento di crescita. Però quel momento prima o poi termina.
L'importante, secondo me, è non far mai mancare ad i figli la presenza, il dialogo, il confronto, il rispetto.
Col tempo, se sei stato onesto con loro, ocn tutti gli errori che umanamente puoi fare, comunque capiranno le tue scelte.
Come noi capiamo i nostri genitori, anche se non la pensiamo come loro, anche se non siamo come loro.
Ciao Valentine, buon fine settimana!

Kniendich ha detto...

Credo che spesso restare uniti per forza sia controproducente e dannoso per i figli più che separarsi. Anche se due genitori sono grandi attori e non lascino trapelare nulla esternamente al loro essere, tuttavia esiste una tensione visibile fatta di sguardi, parole, occhiate che i figli capiscono benissimo...

Giusto come dici, ci vuole tantissimo amore e rispetto per i figli e soprattutto amicizia...

marge ha detto...

Vedo che il mio post ti ha ispirato.......
sei stato molto esauriente e complimenti a te e a tua mogle per come avete gestito la separazione....civiltà è la parola giusta!!!!!

Admin ha detto...

Grazie per la preziosa testimonianza, un saluto!

Anonimo ha detto...

E' giusto non far mancare l'amore e la presenza di entrambi i genitori in caso di separazione, ma è anche giusto da parte dei genitori vivere questa loro decisione senza rimorsi e sensi di colpa: la vita è una sola, non c'è un'altra occasione! Non possiamo sprecarla per paura di sbagliare: che amore può dare ad un figlio un genitore infelice?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Forse la mamma la voleva lui LOL!

Scherzo! Credo sia stato umano da parte sua questo ragionamento

D ha detto...

Bel post Silvio,

riesci a narrare la tua vita condita dai tuoi pensieri e le tue sensazioni lasciando partecipare chi legge.

Mi trovo d'accordo con te in molti punti: che niente è assoluto, che occorre rovesciare le negatività, che prima di chiudere frettolosamente biosgna provare a cambiare qualcosa, che un ambiente senza amore faccia del male ai bambini, che anche nelle separazioni ci vuole intelligenza.

Vivere una separazione per un figlio è destabilizzante, ho conosciuto persone che, anche crescendo, portano dentro quel dolore. Volevano soltanto vedere il proprio padre e la propria madre con loro, come una famiglia. Io sono stato fortunato, ma se ci penso provo a capirne il dolore e credo che sia normale provarlo.

Quando ci si separa ci vuole intelligenza, come avete fatto voi, perché i figli non devono subire situazioni che non hanno a che fare con loro, già subiscono il divorzio. Ma purtroppo, come hai scritto tu, ci sono persone egoiste che puntano i piedi, ricattano, portano avanti la vita come una guerra personale incuranti dei sentimenti dei figli che dovrebbero essere un bene. Poi magari ci sono casi limite in cui uno dei due genitori è nocivo anche per i figli, o c'è chi se ne frega proprio di tutto e di tutti.

E mi viene da pensare che anche i comportamenti sbagliati di taluni adulti siano una conseguenza di incomprensioni, mancanze infantili che hanno portato come risposta a generare certi tipi di reazione.

Come sempre, credo che alla base di tutto, ci sia la capacità di apertura e dialogo, il confronto con un bambino che non deve essere considerato un imbecille che non può ancora capire, ma una spugna al quale BISOGNA spiegare le cose e bisogna SAPERGLIELE spiegare.

Esso stesso sarà un adulto più consapevole.

silvio ha detto...

@kniendich - è vero, deve rimanere anche l'amicizia, anche se non è semplice.

@suysan - si, il tuo post mi ha ispirato! è un argomento che mi tocca molto!

@proscar - ciao, grazie a te per il saluto!

@nabuck - i sensi di colpa fanno vivere male per qualsiasi situazione! Bisogna essere un pò più teneri con se stessi, capire che possiamo sbagliare, siamo esseri umani. i sensi di colpa nascono spesso perchè non accettiamo l'idea di essere inperfetti

@daniele - probabile, gli piaceva a lui la mamma!! :-)

@D - i tuoi commenti sono sempre un'appendice, un completamento dei miei post.
Il dialogo, l'intelligenza, la sensibilità, l'educazione sono alla base di una separazione civile. Ma, se ci pensi bene, sono alla base di qualsiasi tipo di rapporto.

Mimmo ha detto...

penso che il tuo discorso non fa una piega. separasi dalla moglie non vuol dire "scordarsi" dei figli. E vista il tuo bel rapporto con tuo figlio...credo che non hai nulla di che rimproverarti. E comunque...non sfruttare tuo figlio per le conquiste! :))))

Gianluca Pistore ha detto...

papà, dici la verità, la madre era giovane, la figlia anche ed il giorno dopo, mentre tu ti facevi il bagno al mare io già le avevo conquistate entrambe! :) scherzo!!
riguardo il post posso confermare che è tutto vero e che attualmente ne ricavo il lato positivo:
-doppi regali (uno da mamma e uno da papà)
....
ciao a tutti

Melina2811 ha detto...

E' già da un pò che non faccio il solito giretto a salutare gi amici. Ciao da Maria

Gianluca ha detto...

Un bel racconto..siete stati "bravi" a trovare le corde giuste e i giusti modi per affrontare una situazione che spesso sfugge di mano e può provocare danni irreparabili.
ciao

Juliet ha detto...

pienamente d'accordo...c'è una parte eternamente romantica in me che spera che due non si lascino mai...ma è inutile trascinare una storia per i capelli se non va...i figli, se vivono la situazione di disagio dei genitori, dovrebbero per una vlt fare lo sforzo e accettarlo per la felicità della famiglia...e cmq hai tirato su un ragazzo in gamba, non c'è di che lamentarsi...

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Come hai detto l'importante è gestire la cosa con civiltà e con amore per i propri figli. Poi dalle tue parole mi sembra che tu abbia affrontato la cosa con serenità e per chi ce la fa è una grande cosa.
Inoltre puoi baccagliare le mamme degli amici di tuo figlio, il che è un bel vantaggio!!! Ti saluto

marge ha detto...

C'è un meme per te nel mio blog....vieni a vedere
un abbraccio Suy

LauBel ha detto...

secondo me alla base di qualsiasi separazione ci vuole educazione e cultura, le uniche due cose in grado di far superare un momento molto difficile nella vita della coppia e dei figli... quelle separazioni fatte da litigi, ripicche e capricci vari sono solo il modo egoistico per esprimere il proprio dolore...

Ondamagis ha detto...

ciao Silvio, ti scrivo la mia pinione riguardo al tuo post. L'anno scorso avevo un'alunna che pur essendo brava e intelligente non rendeva come avrebbe potuto. Le mie colleghe, come al solito, non mi informarono della situazione familiare, perchè ero supplente e perchè prima o poi me ne sarei andata. Ho saputo la verità, avendola anche notata e avvertita, grazie alla madre, ai colloqui, in aprile inoltrato: la bambina stava meglio perchè i genitori si erano finalmente separati- da gennaio!!!- ed era più sollevata e tranquilla perchè non li vedeva più litigare. Solo allora quadrarono i miei conti! Ciao e scusala prolungata assenza.
PS: Ma adesso se dici a Gianluca di puntare su madre e figlia, è sollecito nell'aiutarti? :-)))))