mi capitava spesso di leggere qualche rotocalco, che so, tipo Panorama o l'Espresso, e si parlava molto di questa categoria di persone in forte aumento, i single.
Erano talmente tanti che ormai erano visti come un nuovo fenomeno sociale. Una volta si chiamavano "scapoli" e "zitelle", adesso single, e la novità era rappresentata dal fatto che questo nuovo fenomeno che avanzava era dovuto più che altro ad una scelta, si decideva di andare a vivere da soli, si decideva di non mettere punti fermi ad una storia, ed anche nel lavoro non si cercava più di mettere radici in una città, ma si preferiva la mobilità, gli spostamenti.
Ed ecco che la sociologia iniziò a studiare il fenomeno, iniziò ad etichettare i single, cosa facevano, cosa pensavano, come trascorrevano il tempo libero, dove spendevano i loro soldi, etc....
Io guardavo questo fenomeno un pò dall'alto, non mi rappresentava per niente, non era il mio caso. Notavo però che spesso la vita del single era descritta con un certo fascino, sembrava una vita piena di avventure, di emozioni ed esperienze sempre nuove.
Qualche volta mi veniva il dubbio, "ma forse ho sbagliato strada??", ma era un dubbio che spariva subito dopo, ho sempre pensato che quando fai una scelta nella vita automaticamente chiudi le porte ad altri spazi, altri percorsi. E bisogna farlo senza rammarico, altrimenti ogni volta che fai una scelta hai sempre il dubbio di sbagliare...
Non immaginavo assolutamente che da lì a qualche anno sarei andato anch'io ad ingrossare le file dei single.......
C'è una frase che presenta il mio blog, che ho fatto mia "la vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti"
ed è quello che mi successe nel 2000, ed è quello che mi succede spesso, anche in altre situazioni.
Nel 2000, chiusa l'esperienza matrimoniale, mi ritrovai a vivere da solo, una casa tutta per me, un'attività tutta mia, molta libertà a disposizione, molto tempo da decidere senza dover rendere conto a nessuno ( a parte le responsabilità che mi ero assunto), una vita da reinventare.
I primi tempi ero totalmente sbandato. Non sapevo esattamente cosa fare, ma del resto non avevo voglia di dare retta a nessuno, non avevo voglia di programmi o scelte o impegni, non volevo che nessuno entrasse nella mia vita a dirmi cosa era giusto o sbagliato.
Poi, giorno dopo giorno, mi sono "ributtato" in pista, ho provato sulla mia pelle tante nuove esperienze che hanno cambiato il mio modo di pensare, di osservare, di relazionarmi con gli altri. Devo ammettere, e lo dico con un sorriso sulle labbra, che tutto quello che leggevo sui single dalle riviste è molto falsato. La realtà è leggermente diversa.
Quello che ho notato è che oggi c'è la tendenza a consumare tutto e subito, amori, emozioni, passioni, gioie, dolori. Qualunque pensiero si formuli, domani già potrebbe essere diverso.
Le relazioni umane purtroppo soffrono di questo modo di essere.
L'amore, od una semplice amicizia, sembra essere un pacco preconfezionato con data di scadenza. Se non c'è, ti viene il dubbio che il prodotto sia guasto....
Amori, amicizie, passioni, cene, riti di corteggiamento, messaggi, telefonate, ansia da aspettative, ansia da prestazione, ansia da giorno dopo.... alla fine quando morfeo ci abbraccia ci si sente sempre un pò soli.
Il punto penso sia tutto là. Cercare di star bene con se stessi, di riempire di saggezza il proprio mondo interiore, i propri paesaggi, prima ancora di cercare di riempire gli altri, di donare agli altri il proprio essere, la propria esperienza.
Stare bene con se stessi. Vivere.
11 commenti:
D'accordissimo con te sulle emozioni "a scadenza" che sembrano essere la moneta corrente di questa società. Riflettevo anche io su questo, essendo - giusto da un anno, e per la prima volta in vita mia - single. Ho conosciuto tante persone, in questo anno. Ma ho visto una logica da "fast food" dei sentimenti che non mi è piaciuta affatto.
Però no, quando vado a dormire non mi sento sola. Mi sentirei sola nel caso in cui, accontentandomi, mi mettessi a fianco una persona qualunque.
V
D'accordissimo con te sulle emozioni "a scadenza" che sembrano essere la moneta corrente di questa società. Riflettevo anche io su questo, essendo - giusto da un anno, e per la prima volta in vita mia - single. Ho conosciuto tante persone, in questo anno. Ma ho visto una logica da "fast food" dei sentimenti che non mi è piaciuta affatto.
Però no, quando vado a dormire non mi sento sola. Mi sentirei sola nel caso in cui, accontentandomi, mi mettessi a fianco una persona qualunque.
V
Vale, ti è mai capitata di passeggiare per una grande città, essere circondata da tantissime persone, e sentirti perdutamente sola?
Il sentimento è un pò quello.... conosci tante persone, ogni giorno (o quasi) puoi aggiungere qualcuno alla lista, ma alla fine la sensazione è sempre la stessa: una conoscenza di superficie, si fa fatica ad entrare "dentro" le persone, fai fatica tu ad esporti più di tanto.
Per assurdo a volte ci si trova a raccontare di sè più su internet, dove non conosci fisicamente chi hai di fronte, dove a volte hai la sensazione di stare a parlare più a te stesso che a qualcun altro.
Sono contento per te che non ti senti sola, e soprattutto che "non ti accontenti".
Accontentarsi è l'anticamera del decadimento...
Un caro saluto
Ahi me! io sono single dalla nascita, cerco di amarmi per quel che posso ma non vi nascondo che è dura, soprattutto al mattino quando incrocio lo specchio del bagno...
I motivi di tale situazione sono molteplici e spesso scherzando con gli amici, mi capita di dire: sono Single ma non per scelta mia. Purtroppo cerco l'amore Vero e non un contentino giusto per non sentirsi soli come capita spesso di vedere in giro.
Inoltre poi queste donne o per lo meno le donne che Io ho conosciuto, sono indecifrabili, enignatiche e ogni mossa è sempre, SEMPRE quella sbagliata.
mamma mia, un post bellissimo, questo. mi hai fatto pensare molto...
Pino - prova a fare una mossa per te SBAGLIATA. Forse sarà quella giusta...
Martina - grazie! Ma cosa ti ha fatto pensare?
ogni uomo è solo su questa terra, trafitto da un raggio di sole! (Quasimodo). Vedere per credere, sotto l'ombrellone a fianco al mio c'è gente che passa tutto il tempo al telefonino se non è solitudine questa ditemelo voi cos'è. Io ho vissuto 15 anni da single poi mi sono risposato perchè ho capito la differenza tra volrer bene e amare.
Ciao Silvio,
la frase "la vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti" è molto particolare e veritiera.
Ed anche "Le relazioni umane purtroppo soffrono di questo modo di essere.
L'amore, od una semplice amicizia, sembra essere un pacco preconfezionato con data di scadenza. Se non c'è, ti viene il dubbio che il prodotto sia guasto...." Non scherza.
L'effetto strano che fa ritrovarsi improvvisamente in una situazione in cui precedentemente si pensava di non doversi mai trovare lascia molto da pensare, e fa anche capire molte cose.
Mi piace, come sempre, leggere le tue esperienze, le tue riflessioni, perché sono piene di vita vissuta.
Anche sulle conclusioni non posso che trovarmi d'accordo: se non siamo sereni con noi stessi, se non abbiamo pienamente tra le mani il concetto di serenità, come possiamo donarne?!
Grazie per il meme, un po' in ritardo ma l'ho svolto.
Ciao
Vivere cercando di apprezzare le piccole cose della vita ed essere in arminia con noi stessi penso che sia la cosa più importante. Come ha scritto qualcuno sopra, solo mi sentirei a stare insieme ad una persona per noia o perchè mi sono accontentato.
Comunque hai scritto una bellissima riflessione.
Buona giornata, Virgilio
Silvio, ho appena terminato di leggere le tue riflessioni sull'essere single e, ti giuro, ho un groppo alla gola... le tue parole mi hanno colpito allo stomaco come un pugno violento. La solitudine non può sconfiggere una persona vera e piena di sensibilità come te che non si è mai arresa e non ha mai cercato vendette. Le tue parole mi hanno fatto scorrere davanti agli occhi immagini di qualche anno fa e ho rivisto volti e sentito voci che pensavo ormai lontani: ho rivisto un uomo cadere tradito e stremato e poi rialzarsi con coraggio; ho rivisto una mano chiusa in un pugno di rabbia e frustrazione che, tremante, si tendeva in cerca di aiuto … ho potuto rivedere un uomo vero e carico di umiltà rialzare la testa, schiarirsi la voce, aggiustarsi gli occhiali e tornare a vivere e ad assaporare la vita.
La solitudine non ha vinto l’amicizia: nessun sentimento di rabbia ha potuto essere più forte di un abbraccio amico e delle mille parole scambiate tra due anime perse nelle notti estive.
I rapporti sono veri se tu sai essere vero e se non ti ostini a riempire ad ogni costo il vuoto lasciato da qualcuno che si amava. “Consumare” un amore come un vuoto a perdere non è la soluzione: devi riuscire ad amarti ancora, riprendere indietro la dignità che ti hanno strappato via e spingere il tuo io ad uscire di nuovo fuori… i tuoi libri, i tuoi quadri, i tuoi interessi celati e la tua musica …
Amico mio, non puoi sentirti solo se ripensi alle serate passate a dribblare la tristezza su un lungomare pieno di gente che parla e mangia il gelato. Quando,con coraggio, scortavi te stesso verso un nuovo amore, una nuova amicizia o soltanto verso una panchina per parlare … e lì vicino, da un locale si sentiva suonare una salsa dolce e romantica che ti avvolgeva insieme alla brezza marina. La tua musica ti confortava ad essere te stesso e a gioire perché eri pronto nuovamente ad abbracciare la vita. La solitudine non puo' vincere persone vere come te!
Fabio.
Fabio, carissimo, il groppo alla gola me lo hai fatto venire tu...
purtroppo quando scrivo sul blog cerco di raccontare un pensiero che è la somma di esperienze ed esperienze vissute sulla pelle, ed io e te sappiamo benissimo quanto amore e quanto amaro è scorso nelle nostre vene...
leggere le tue parole mi ha fatto fare un tuffo all'indietro, a volte penso che se iniziassi a raccontare una "storia", solo per il gusto di condividere con il mondo quello che ho vissuto, che abbiamo vissuto, ne uscirebbe un libro.
Non cerco la solitudine adesso, non l'ho mai cercata, lo sconforto mi viene quando attorno a me osservo che la sensibilità delle persone è quasi vicina allo zero, non perchè io sono meglio (o peggio) degli altri, semplicemente è sentirmi diverso. E' un periodo di transizione, ma stai tranquillo, ne uscirò fuori, come sempre, alla grande!
Grazie a Dio l'amicizia esiste, e tu ne sei l'esempio vivente!
Un fortissimo abbraccio, a breve cerco di venirti a trovare!
p.s. un bacione a B ed al piccolo M
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