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domenica 10 agosto 2008

Ritorno dalle vacanze e qualche riflessione...




Ho trascorso la mia settimana di vacanze in un albergo fronte mare, devo dire che sono stato veramente bene, mi sono divertito e rilassato.
Ho avuto la fortuna di conoscere persone simpatiche e tranquille, eravamo tutti uniti dalla voglia di passare una buona settimana per darci una giusta ricarica di energia, per spegnere un pò il cervello dai pensieri di tutti i giorni.
E si è creata una specie di piccola comunità, avevamo gli stessi obiettivi (riposarci e divertirsi) ed è nato subito un clima familiare, stimolante e sereno.
E nella mia testa come al solito sono partite nuove riflessioni, sopratutto ritornando a casa, quando ancora non si era spento il sapore dell'esperienza appena conclusa.

Immaginavo la vita di qualche secolo fa, quando si viveva in piccoli borghi, o villaggi, dove si conoscevano tutti, e c'era un comune intento di far crescere la società, di aiutarsi a vicenda, di scambiarsi informazioni. C'era amicizia e familiarità con tutti, il vicino di casa non era un estraneo, ma l'amico con il quale ti potevi confidare.
C'era comunione negli ideali e nei valori. Si lavorava, si produceva, nascevano nuove famiglie e la nuova coppia non si sentiva sola, tutti davano un aiuto se c'era bisogno od aiutavano la neo mamma se era nato un bambino.
Certo, la mia descrizione è un pò idilliaca, ma la vita più o meno funzionava così, leggendo libri di storia.

Oggi??
Oggi siamo alienati. Tutto è estraneo, il prossimo, il vicino di casa è la persona che ci fa perdere tempo, che ci rompe le scatole, che ci dà fastidio.
Gli affetti, le amicizie, la spontaneità dei rapporti sono ridotti ai minimi termini.
I nostri ragazzi crescono in un totale deserto di valori ed ideali.
Passiamo il tempo a preoccuparci di chi frequentano, della paura della droga, delle malattie, degli incidenti.
Passiamo il tempo a riempirli di stati d'animo negativi (non fare questo, stai attento a quello..), probabilmente perchè siamo negativi noi per primi, e scarichiamo su di loro tutte le nostre tensioni, le nostre ansie, la nostra pochezza d' animo.
Riempiamo tantissimo tempo a noi e loro di impegni quotidiani tra scuola sport e quant'altro, e non perdiamo mai mezz'ora per fare una sana chiacchierata magari passeggiando nel verde (ma dove sta?), a contatto con la natura.
Viviamo in questi mostri di cemento che sono le nostre città, bombardati da pubblicità drink alcolici tette al vento culi rumori smog musica senza melodia sparata ad alto volume macchine moto clacson sirene e tutto ciò che può danneggiare i nostri cinque sensi....

Se conosciamo una persona nuova, la prima cosa che notiamo sono i suoi difetti, le sue stranezze,pensiamo se può fregarci o meno, e ci chiudiamo a riccio.
Siamo totalmente corazzati....

Un pò di tempo fa parlavo con un amico che è stato in un paese povero dell'Africa ad insegnare.
Mi diceva che la cosa che l'aveva più colpito era stata la semplicità, la dolcezza delle persone. 
Persone che non hanno niente, ma che ti danno tutto.
Pensa, mi diceva, non sanno cosa significa chiudere una porta. 
Le case avevano sempre le porte aperte. Chiunque volesse fare visita, era il benvenuto.

Ora questo mio amico è ritornato in Italia, insegna in un paese vicino dove abita.
Ma non si adatta, è scontento.
 Spera tutti i giorni di ritornare in Africa, ad insegnare da quelle persone, da quei ragazzi che non hanno niente e ti riempiono con un sorriso, uno sguardo pulito, ancora incantato.




17 commenti:

Ettore Gallo ha detto...

ciao,sono Ettore Gallo... Hai davvero un bel blog... visita il mio: http://ettoregallothewolf.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ciao Silvio, bentornato! Mi è piaciuta molto la tua riflessione che condivido pienamente. Hai proprio ragione a rimarcare le differenze tra "ieri" e "oggi", perchè tutto è cambiato!

La semplicità di chi non ha niente e ti dà tutto è qualcosa di straordinario. L'esempio della porta aperta è illuminante...

A breve farò anch'io un resoconto delle mie vacanze. Un saluto.

Anonimo ha detto...

Hai detto delle parole giustissime! E pensare che la maggior parte degli individui la pensa come te e come me... ma ti guarda interrogativo pensando che stai bleffando, che gli dai ragione non so per quale turpe scopo.......
Pensa, mi hai fatto ridere, dicendo cosa trasmettiamo ai nostri ragazzi... ma è proprio vero! Lo faccio con i miei figli... tutti i giorni.....

Andrea De Luca ha detto...

bentornato caro silvio! mi fa molto piacere che hai trascorso delle serene vacanze!

Passa a trovarci! un grande saluto

silvio ha detto...

lupo@ passerò a trovarti!

alessandro@ buone vacanze anche a te!

matteo@ scrissi anch'io un post tempo fa sugli incidenti stradali... che dirti, sono un tragedia che con un pò di buona volontà possiamo ridurre ai minimi termini

danda@ piacere di conoscerti, peccato che non hai un blog!
Passami a trovare quando vuoi, spero di farti sempre ridere e riflettere con i miei post!

andrew @ passerò senz'altro!

Martina d'A. ha detto...

Ciao silvio ben tornato!
Anche io la penso come te, infatti guardo con tantissima speranza a quelle realtà di "socio-architettura" in cui persone decidono di vivere vicineognuno nel proprio appartamento che però ha in comune con le altre unità abitative gli spazi in comune (lavanderia, stanza dei giochi,...) per ridurre al minimo gli sprechi e per creare un nuovo contatto e nuove socialità...
e poi, quanto bello è saper di poter chiedere il burro se finisce, o l'ombrello se non ce l'hai...

Andrea De Luca ha detto...

buon ferragosto silvio!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E' doloroso pensare a quei sorrisi teneri fatti di sofferenza interiore e voglia di affetto e vita migliore.

Anche qui cmq ci sono ancora bambini che possono dare tanto calore. Solo che bisognerebbe che questa voglia di donare affetto non fosse frustrata dai loro genitori che invece spesso appartengono alla categoria degli "alienati" che tu hai citato nel tuo post.

Ciao ed a prest

Anonimo ha detto...

Ciao Silvio, sono perennemente in ritardo, comunque un ben tornato anche da parte mia!
Sai, io abito vicino ad un paesino ligure in cui fino a poco tempo fa si viveva come hai descritto tu: ci si conosceva tutti, i ragazzi crescevano insieme e potevano uscire tranquilli, lontano dai problemi delle città. Ora tutto sta cambiando con la costruzione di una moltitudine di nuove case, facce nuove che i vecchi del paese guardano con sospetto e mi rendo conto che, anche se sono aumentati gli abitanti, i vicoli ora alla sera sono deserti: niente più gruppi di persone che chiaccherano e ridono intorno ad una bottiglia di pigato o giocano a carte ai tavolini del bar, anche qui comincia a serpeggiare la diffidenza! E anche se non sono contraria all'innovazione, al progresso, mi dispiace perdere questa oasi di tranquillità...

Ciao, un grosso abbraccio

PS: Hai ancora un premio da ritirare sul mio blog.

silvio ha detto...

Martina - ben tornata anche a te!
Anch'io guardo con favore le nuove realtà di aggregazione, ma quelle che tu citi mi sembra che si stiano sviluppando solo nei paesi del nord europa

Andrew - buon ferragosto (passato) anche a te!

Daniele - la cosa strana è che quei sorrisi non sono il frutto di sofferenza interiore o desiderio di vita migliore, ma della semplicità d animo che caratterizza quelle persone che non sono solo bambini. Daniele , è una realtà che mi è stata raccontata, ma come mi ha spiegato il mio amico, "se non la vivi non la puoi capire"
Un pò come tutte le cose.

Noi immaginiamo che quei popoli vivano nella perenne sofferenza. LO pensiamo perchè in televisione, nei giornali, quelle sono le immagini che ci trasmettono.
Noi immaginiamo che quei popoli non desiderano altro che diventare come "noi", ricchi ed evoluti.
La realtà , come sempre, è diversa dalla nostra immaginazione.

Nabuck - la tua visita è sempre un piacere!
Grazie per il premio, appena posso lo posto! perdonami ma non sono molto pratico con il "copia-incolla"

Ele ha detto...

E' proprio vero i tempi sono cambiati...ma per fortuna in alcuni paesi, soprattutto nei piccoli centri dove si conoscono tutti, ancora è possibile sentirsi un tutt'uno con la comunità.
E' bello poter ogni tanto staccare dalla nostra vita frenetica e poterci fermare anche solo per pensare...

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Ciao Silvio... a me quando torno da un viaggio spesso mi fa il solito effetto, nel senso che veramente siamo arrivati a un punto critico qui in Italia. E' tutta una corsa al soldo, alla paura di rimanere fregato dagli altri, al considerare perdita di tempo fare una chiacchierata con un vicino piuttosto che guardarsi un film da solo a casa e tutto questo non è bello.
Bisognerebbe fare un passettino indietro e dare alle cose il giusto valore, non il giusto prezzo.

Bentornato

Bruno ha detto...

Ciao Silvio
ho letto questo post ed è proprio vero......condivido in pieno....
sono stato anche io piu' volte in africa e in altri paesi poveri dove bastano i sorrisi delle persone per farti capire tante cose, poi torno a casa con dei buoni propositi e lentamente mi re-immergo in questa società dove se non parti nel momento in cui il semaforo da rosso diventa verde ti prendi una valangata di clacson che suonano ed insulti, se non corri piu' forte di tutti rischi di fare un'ora di coda e sgomitare con il "furbo" della fila.. ed infiniti altri esempi che piano piano (ma neanche troppo) mi riportano a pemsare al fastidiosissimo vicino di casa, al fatto che la macchina che passa sotto casa moooolto piano lo fa perchè studia come andare a rubare..ecc..ecc....
e allora cosa possiamo fare per, non dico evitare ma per migliorarci un po'?????
Non lo so, io non ci riesco...forse è la società che non me lo permette.... o forse sono io.....

Mamma Simona ha detto...

capisco. un mio amico è stato in Ecuador e ha descritto le stesse cose del tuo. e anche lui non vede l'ora di tornarci. vorrei andare anch'io un giorno.

Anonimo ha detto...

Ciao Silvio, c'è un premio per te dalle "mie parti". Se ti và passa pure a ritirarlo. Ovviamente il tutto è senza impegno!

Ciao, a presto!

LM ha detto...

ciao silvio, mi è piaciuta la tua riflessione sull'oggi, su come viviamo e trascorriamo il nostro tempo, spesso ce lo lasciamo sfuggire di mano senza nemmeno conoscere il nome di chi ci abita accanto. e quasi sempre, basterebbe solo un piccolo gesto del cuore...

ben rientrato dalle vacanze, laumig

Anonimo ha detto...

Ciao Silvio, sei di nuovo andato in vacanza?
Buon fine settimana ed a presto