Ho 43 anni, e non mi era mai capitato prima di emozionarmi, emozionarmi davanti alle immagini dell'elezione di un presidente. Di qualunque colore, di qualunque Stato.
Eppure oggi è successo. Mi sono emozionato ad ascoltare il discorso di Obama dopo la vittoria. Mi sono emozionato ad ascoltare le parole di McCain dopo la sconfitta.
Se l'America è grande nel positivo e nel negativo, è anche vero che poteva solamente candidare due grandi uomini alla Presidenza degli Stati uniti d'America.
Lo scenario americano e mondiale è dei peggiori da parecchi decenni a questa parte.
La forte recessione economica, che ha investito i paesi di tutto il mondo, dopo anni di crescita inarrestabile, che sta creando nuove preoccupanti classi di povertà, colpendo anche la famosa middle class, che era stata l'artefice dello sviluppo e del benessere.
Le tensioni internazionali, l'Iran , i paesi del medio oriente, la Russia che ultimamente ha iniziato a prendere le distanze dagli Stati Uniti, dopo anni di disgelo.
Il terrorismo internazionale, ancora vivo.
L'ambiente, che gli urgenti problemi di natura economica ha relegato in secondo piano, ma che rischiano a breve, prima di quanto possiamo immaginare, di esplodere nella sua gravità. Pensiamo all'effetto serra, allo scioglimento dei ghiacciai, all'inquinamento, ai cambiamenti climatici (l'Italia che sembra esser diventato un paese tropicale...).
La profonda crisi di valori, che ha investito i giovani di ogni continente. La perdita di fiducia nella classe politica, nel prossimo, nelle persone adulte, nelle figure di riferimento, nelle istituzioni.
Non era una campagna elettorale facile.
Eppure Barack Obama è riuscito nella difficile impresa di entrare nelle case di tutti, di dare una speranza ed un sogno nuovo. Una possibilità di farcela. Una ventata di novità, di ottimismo, di fiducia. " Si, noi possiamo" ripeteva all'infinito......
Una capacità comunicativa senza eguali, un carisma schiacciante, ha toccato nel cuore del popolo americano, nei suoi problemi più profondi, nelle sue speranze più accese.
Ma, badate bene, ha sempre parlato con la testa e con il cuore.
Non ha mai dato la sensazione che stesse lì per brama di potere, per arrivismo, non ha mai fatto pensare che stesse prendendo in giro gli americani, nè che non avesse le capacità di mantenere le sue promesse.
Ha coinvolto, come nessuno mai prima di lui (parlo degli ultimi anni, e penso anche alla politica italiana ), ha coinvolto i giovani.
Che sono andati in massa a votarlo, che si sono impegnati in prima persona, come non era mai successo prima.
Ha dimostrato che in America, la più grande potenza mondiale, si può vincere, si può sognare, si può arrivare a raggiungere traguardi impossibili con le proprie capacità, con i propri mezzi, con il proprio impegno.
Un vero esempio.
E McCain?
Partiva svantaggiato, perchè non volendo rappresentava Bush, che negli ultimi anni era crollato nei consensi del suo popolo.
Ha lottato come un leone, ha preso le distanze dall'ultima amministrazione, ha illustrato un programma che non era poi così male.
Ma , per mille motivi, non incarnava più il nuovo sogno degli americani, che rappresenta ora il nuovo sogno del mondo intero.
Appena era chiara la sconfitta, è salito sul palco, visibilmente emozionato, visibilmente sconfitto, ma con onore, un onore che ci siamo dimenticati, qui in Italia.
Ha idealmente abbracciato Obama, perchè entrambi amano la loro terra.
E gli ha promesso che lavorerà con lui per aiutarlo a far uscire l'America dalla crisi nella quale è entrata. Un grande.
Come grande è stato Obama, che appena vinto, anche lui fortemente emozionato, ha subito parlato di sogni, di speranza, di voler iniziare da subito a lavorare duramente per dare inizio ad una nuova era di pace e di benessere.
11 commenti:
condivido! Obama è la novità, è NERO, è GIOVANE, ha IDEE NUOVE!
non è un bush sotto altro nome..gli americani ero stufi della gente come mccain! che però, devo dire, una brava persona che ha saputo riconoscere la sconfitta e si è subito congratulato con obama ancora prima dell'annuncio ufficiale!
altro che berlusconi..che si è rifiutato di chiamare prodi..
quando penso e cerco di paragonare i rappresentanti degli altri stati ai nostri...Zapatero e la Merckel in primis..poi vedo berlusconi, prodi, andreotti...mi cadono proprio le palle (e scusa il termine)!!
comunque, dichiarazione del giorno: "sono pronto ad insegnare e a dare consigli ad Obama!" -Silvio Berlusconi-
...si commenta da sè!
saluti!
Bellissimo post, trasmette emozioni. Peccato che qualche ridicola persona si limiti a dire che tra le cose più belle di Obama c'è il fatto che è NERO e poi mette che è giovane ed ha idee nuove.
Il colore della pelle sarebbe ora di lasciarlo fuori. Di dimenticare il nome nero che mi ricorda tanto il titolo di porta a porta di ieri sera. e di pensare a cose serie invece che le solite seghe mentali su destra - sinistra e bianco - nero!
Luca @ Obama è giovane, ha carisma, fascino, idee nuove. E speriamo che abbia adesso la qualità più importante, cioè la capacità di governare bene.
Poi,credimi, che sia bianco o nero o giallo o verde o azzurro, non ha nessuna importanza. Il colore della pelle di una persona non ci fa capire se è una persona intelligente, seria e capace.
Gianluca @ ho sentito anch'io il titolo di porta a porta di ieri sera. La solita ignoranza italiana.
Sarebbe stato bello ricordare a Vespa che durante l'amministrazione Bush, le due persone più importanti(dopo Bush, ovviamente) erano Colin Powell e Condoleeza Rice. Guarda caso, due persone di colore.
In America il colore della pelle ormai non lo guardano più. Qua in Italia, a quanto pare, ha ancora la sua importanza....
go barack!
c'è da dire che dopo 8 anni di mandato era difficile che il popolo americano rivotasse un replubblicano, non sono afferratissima ma se non ricordo male dopo 2 mandati non si è mai visto riaffidare la carica ad un uomo che appartenesse alla medesima linea politica.
La vera svolta è il fatto che sia di colore per il resto dovremo solo stare a vedere. Quello che dicono i politici in campagan elettorale non sempre corrisponde a quello che saranno in grado di fare. Noi tutti speriamo in una svolta positiva per il mondo intero ^_^
Silvio, apprezzo molto di più il tuo commento. Mi dispiace vedere che tuo figlio cerchi di provocarmi, ma io non reagirò. Ti dico solo che, per quanto possa sembrare ridicolo ad alcuni, il colore della pelle è MOLTO importante. Sappiamo benissimo che è ancora pieno di razzisti esaltati, sia in america che in tutto il mondo, basta vedere quei due che stavano progettando l'attentato ad obama! Quindi, è per questo che credo che sia importante che abbia vinto un nero: è un segno positivo, il famoso 'dream' di m.l.King! per questo è importante, perchè è un gran traguardo per tutto il mondo! così come lo sarebbe stato avere una donna come presidente degli usa..chissà, magari in futuro ci sarà una donna di colore! :) speriamo!
per la politica, adesso staremo a vedere, però promette bene almeno da quanto dice!
saluti!
Luca @ proprio oggi ho visto a rai 1 un'intervista alla Rice e Powell, che ho nominato nel commento precedente.
La Rice è contenta che un uomo di colore sia diventato Presidente degli Stai Uniti, Colin Powell dice che secondo lui il colore della pelle è ininfluente, ha votato Obama per il suo programma e le sue capacità.
Come vedi, anche in America, nei piani alti, c'è chi la pensa come te, e chi la pensa come me.
Chi ha ragione??
E' forse importante??
Un saluto
Mi sembra un ottimo compromesso! :)
anzi, diciamo che il colore della pelle conta, ma non troppo! cosi siamo contenti entrambi :)
alla prossima!
anche io come te sono rimasto emozionato..
ed aver fatto parte ad un giorno così importante con i miei soli 18 anni la trovo una grandissima cosa..
sono molto fiducioso in lui..
anche io sono rimasto molto commosso davanti a questa nuova era.
Ovviamente i nei, in questi giorni memorabili, ce li mettiamo solo noi. trovo disgustosi i commenti fatti da gasparri, e ancora di più l'offesa che gli ha riservato berlusconi.
Ma sono fiera che queste cose siano su tutte le prime pagine. Devono vedere tutti a che livello siamo arrivati, noi tutti. Noi democrazia italiana. Noi tutti, noi che "avete" scelto Berlusconi.
Che vomito...
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